mercoledì 25 novembre 2015

le loro voci

Ogni volta che mi chiedono "Quanto vengono i crisantemi?" mi piacerebbe rispondere così:
- C'è scritto lì, cazzo. Non sai leggere? E comunque non sono crisantemi, ignorante...
Invece faccio un bel sorriso e rispondo:
- 3 euro al mazzo, signora, guardi che belli.
Sono quelli che vengono una volta all'anno (anche se mi viene difficile scusarli solo per questo).
Poi ci sono quelli che vengono DUE volte all'anno. La prima è la settimana precedente al weekend dei morti: mettono i fiori freschi così possono tornare la settimana dopo e far vedere a tutti che si prendono cura dei loro cari, sfoggiando allo stesso tempo l'impeccabile lavoro di stilisti e parrucchieri.
Certo, ci sono anche quelli che vengono tutte le settimane, o quasi. Tutti i giorni, dite? Sì, ce ne sono. Ma non durano molto. Perché sono anziani o perché si stufano, li vedi per un po' di giorni consecutivi, poi basta.
E poi c'è lei. L'unica persona per cui non provo fastidio né indifferenza.
Una signora dall'età indefinibile: sicuramente non una ragazza, ma forse più giovane di quanto non sembri. Forse per il suo stile nel vestire, elegante ma non ostentato; forse per il passo deciso di chi sa dove sta andando, ma non tanto cadenzato da dare l'impressione di volerci arrivare troppo in fretta.
I primi tempi veniva durante la settimana ed io mi offrivo di accompagnarla a destinazione. Alla mia presenza e ai miei tentativi di dialogo rispondeva con un sorriso, che ho imparato presto ad interpretare: il fatto che io fossi lì con lei, se anche non le dispiaceva, non le era comunque in alcun modo indispensabile.
In seguito, cominciò a presentarsi anche il sabato o la domenica, ma mai a cadenze fisse: poteva passare una settimana o un mese e, quando ci si poteva cominciare a chiedere quando sarebbe comparsa, eccola arrivare, col suo mazzo di fiori portato da casa.
E non è evidentemente questo il motivo per cui la ammiro.
Ho capito che era una persona speciale nell'unica occasione in cui l'ho sentita parlare.
Io stavo cambiando l'acqua a un vaso, poco distante da lei e da un gruppo familiare piuttosto numeroso, che si stava raccontando ad alta voce gli ultimi pettegolezzi su parenti ed amici. Ed è stato allora che la signora ha parlato. Ha finito di raccogliere i fiori vecchi, si è avvicinata a loro ed ha detto:
"se venite qui per parlare, non riuscirete mai ad ascoltare quello che loro dicono. Se non vi interessa, andare a parlare da un'altra parte. Se c'è anche una sola persona che è qui per ascoltare, non capirà niente."
Da quella volta, mi viene spesso la voglia di fare una passeggiata all'interno, magari in una di quelle giornate infrasettimanali fredde e piovose nelle quali si può supporre che non ci sia nessuno dentro al cimitero.
Non riesco ancora a distinguere le loro voci. Ma sono abbastanza sicuro che non facciano domande cretine sul prezzo dei "crisantemi".