venerdì 29 dicembre 2017

L'eclettica 2

Clelia incontrò Paolo diverse volte prima che lui si rendesse conto di averla già incontrata. 
Clelia aveva pazienza perché sapeva che Paolo non era distratto; era semplicemente interessato ad altre cose e persone, esattamente come le persone poco ordinate possiedono in realtà un ordine all'interno del quale si raccapezzano benissimo, almeno finché non perdono le cose. 
Così, quando Clelia gli fece capire che non era più il caso di essere solo due vaghi conoscenti, Paolo si sentì immediatamente in colpa, senza che peraltro Clelia facesse nulla né per confermare né per smentire.
Paolo non sapeva bene come comportarsi, ma questo è ciò che gli succedeva sempre per cui ne coglieva solo gli aspetti più ottimistici. Clelia sorrideva e rideva spesso mentre lui parlava e si atteggiava, quindi Paolo pensava che un 30% di ciò che diceva e faceva poteva anche essere positivo, percentuale destinata in seguito ad aumentare in maniera significativa.
Clelia lasciava che fosse Paolo a decidere l'argomento di conversazione, la trama del film, il menu del ristorante perché sapeva che non sono queste le decisioni fondamentali. 
Clelia era un'eclettica.
Eclettica come tutte le donne che vogliono sopravvivere in questo mondo, dove tutti i Paoli possono limitarsi ad essere semplicemente sé stessi ed essere stimati da tutti, mentre tutte le Clelie devono essere molte cose contemporaneamente per essere stimate da una persona sola.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore di vivere e non vivere. Ma su questo non saranno mai tutti d'accordo.  

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